Testo completo
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Monsignor Filippi
(Avigliano 1810-L’Aquila 1881)
Vito Antonio Sebastiano Filippi nacque in Avigliano (Pz) da Leonardo e Anna Maria Mecca.
Ancora adolescente venne ammesso tra i Francescani Riformati di Potenza con il nome di Fra Luigi di Avigliano. Conseguì successivamente la cattedra di Filosofia, di Teologia e di Sacra Eloquenza; eletto Ministro Provinciale nel 1844, Padre Luigi Filippi trasferì e riorganizzò la Provincia religiosa nel Convento di Santa Maria degli Angeli di Avigliano. Promosse un’intelligente riforma degli studi che fu presa poi a modello anche da altre istituzioni ecclesiastiche e laiche. Egli stesso insegnò filosofia e fisica, organizzò nel convento una ricca biblioteca, un gabinetto di fisica, una collezione di minerali.
Per suo merito, il Convento di Avigliano, nella prima metà dell’800 divenne luogo di incontro di studiosi, letterati, poeti, meta di richiamo anche per il Re Ferdinando II di Borbone che lo visitò nel 1846.
Padre Luigi lasciò il convento nel 1853 per trasferirsi L’Aquila dopo esserne stato nominato Vrscovo; in questa Diocesi continuò la sua azione riformatrice distinguendosi sia nel campo apostolico che in quello culturale.
Nel 1876 la Santa Sede lo elevò alla dignità di Primo Arcivescovo dell’Aquila. All’intensa e molteplice azione di rinnovamento nel campo ecclesiale e civile, Padre Luigi Filippi associò una forte e costante attenzione agli studi economici interessanti la Basilicata; dopo il 1838 in qualità di Presidente della Società Economica di Basilicata, avviò la pubblicazione del "Giornale economico-letterario della Basilicata" per sollecitare gli studiosi lucani e i politici del tempo a riflettere sulle cause delle misere condizioni in cui versava la Basilicata.
Come Vescovo partecipò da protagonista ai lavori del Concilio Vaticano I.