Descrizione
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La chiesa madre di Avigliano, dedicata alla Beata Vergine del Carmine, sorge nella parte più antica del paese. Esternamente si presenta con una facciata in stile Neoclassico, a due ordini con timpano superiore, caratterizzata dalla presenza di un portale in pietra con timpano poggiante su un architrave e nella parte superiore un rosone. Ai lati i due ingressi alle navate laterali con portali in pietra e finestre con arco a sesto ribassato nella parte superiore. Al suo interno è composta da tre navate con stile ad imitazione romanico con ornamento di tipo barocco e volta a cassettonato con fiore. D'effetto è l'abside con all'interno un grande coro ligneo chiuso da un pregevole altare in marmi policromi e sovrastato dai resti di un organo settecentesco con fregi originali. Alla sommità della crociera, sotto la cupola, una gradinata immette sul presbiterio, chiuso da un'artistica balaustra in marmo, sul quale e` collocata la mensa d'altare. La chiesa, complessivamente ospita ben undici altari, tutti rivestiti in marmo, risalenti, stando ad alcune date che vi si leggono e ad alcuni nomi di devoti a cura dei quali furono edificati, per la maggior parte alla fine dell'ottocento. A destra e a sinistra dell'altare maggiore, dedicato alla Beata Vergine del Carmine, sono collocati rispettivamente l'altare di San Vito, ora compatrono della chiesa, e quello del Ss. Sacramento, sul quale troneggia una statua del Sacro Cuore di Gesù. Sono custodite, inoltre, diverse statue in legno policromo del XVIII secolo, oltre a elementi preziosi come la croce processionale del 1880. Diverse tele impreziosiscono il tempio, come quella enorme, tardo seicentesca, che sovrasta la parete della sacrestia, di autore ignoto, che rappresenta l’incoronazione della Madonna da parte della Ss. Trinità. Una discreta raccolta di ex voto custoditi nel santuario testimoniano la profonda devozione dei fedeli alla Beata Vergine del Carmine. Gli stessi ricoprono la statua della Madonna in occasione dei due grandi pellegrinaggi che, in maggio, la portano verso il sacro monte, e in settembre, la riconducono sempre in processione in paese. Esternamente sul lato est trova collocazione il campanile con un livello di finestre monofore su quattro lati al terzo piano, la cella campanaria, e l'ultimo livello a forma ottagonale con otto monofore e cuspide finale. Uno spiazzo davanti alla Chiesa agevola la entrata e l'uscita della gente, dando anche risalto alla facciata.
Edificio in muratura portante continua in pietrame locale esternamente in mattoni a faccia vista ed intonacato e tinteggiato internamente.
Schema planimetrico a croce latina a tre navate, due laterali e una centrale con abside finale.
Campanile a parallelepipedo, a quattro piani, innestato sulla fiancata destra, con cella campanaria al terzo livello aperta da quattro monofore e ultimo livello a forma ottagonale aperto da otto monofore e cuspide finale; cornicione aggettante modanato.
Tetto a due falde sulla navata centrale e su quella laterale destra, ad una falda sulla navata sinistra e a padiglione sul transetto e sull’area absidale. Copertura di tegole a coppi in cotto.
- Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in piastrelle di cotto.
La chiesa, complessivamente ospita ben undici altari, tutti rivestiti in marmo, risalenti per la maggior parte alla fine dell'ottocento: entrando, da destra, nella chiesa, si incontra l'altare, detto dal popolo, dell'Abbandonata, forse a motivo del luogo dove si trova quella Madonna, non tanto adatto alla venerazione dei fedeli, perché nascosto. Seguono San Sebastiano, l'Addolorata e, nella crociera, San Rocco. Entrando, dal lato sinistro, s'incontrano San Leonardo, San Vincenzo, la Madonna del Rosario, e, nella crociera, Sant'Antonio abate.
Il battistero, sistemato all'ingresso del tempio, dal lato sinistro, presenta alcuni elementi di rilievo. In una nicchia, posta in alto, nella cappella, si venera la Madonna delle Grazie. Degne di particolare menzione sono invece le due acquasantiere, fatte in epoche diverse e con diverso materiale (marmo grigio, l'una e marmo rosso, l'altra) ma da mano esperta di artigiani locali. Quella a destra, entrando, porta una scritta in latino, che, tradotta, suona così: "Questa fonte - Salvatore Manfredi e figli - fecero e donarono - alla SS. Vergine, Madre di Dio - 1935". Fu fatta in occasione dell'incoronazione della statua della Madonna, avvenuta il 26 maggio 1935.
Modalità di accesso
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Prendi Via Ettore Ciccotti/SS7
1,7 km
Svolta a sinistra e prendi Via Appia Nuova/Via Bosco Li Foj/SS7
38 m
Svolta tutto a destra e prendi Contrada Botte/Via della Botte
1,0 km
Svolta a sinistra e prendi Contrada Botte
1,0 km
Svolta a destra e prendi Strada Provinciale 30 di Giuliano/SP30
10,2 km
Alla rotonda, prosegui dritto su Strada Provinciale 6 Appula/SP6
2,1 km
Svolta a sinistra e prendi Strada Provinciale 6 Appula/Viale della Vittoria/SP6
1,0 km
Mantieni la destra per continuare su Piazza Gianturco
31 m
Svolta a sinistra per rimanere su Piazza Gianturco
61 m
Mantieni la destra e prosegui verso Largo Margherita di Savoia
57 m
Continua su Largo Margherita di Savoia
Georeferenziazione
Indirizzo: Avigliano, Potenza, Basilicata, 85056, Italia
Quartiere:
Circoscrizione:
CAP: 85021