Un'immagine generica segnaposto con angoli arrotondati in una figura.

Cappella Di San Vito

Edificio di culto - Chiesa

Cappella Di San Vito


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Descrizione

title Per la Cappella di S. Vito non esistono documenti per poter determinare l’esatta data della costruzione.
L’attuale Cappella fu edificata sulle fondamenta di quella più antica esistente già nei secoli precedenti e davanti alla quale vi erano due grandi olmi dal fusto altissimo, con una circonferenza di circa 22 palmi, ed una quercia grandissima che, per l’edificio sacro, costituivano un pregio paesaggistico di notevole bellezza ed un riparo sicuro dalla calura estiva per la gente che numerosa si recava nella festa del 15 giugno a visitare il Santo.
La grande quercia si sradicò il 16 giugno del 1780 a causa di un violento temporale. Anche i due olmi non esistono più. L’ultimo cadde nel 1935 a causa, secondo la tradizione, di uno scavo effettuato ai suoi piedi per rintracciare un tesoro nascosto.
Ad avvalorare l’epoca di costruzione dell’attuale Cappella al 1600, contribuiscono la presenza, nella stessa, di una scultura in legno policromato di S. Vito ed un dipinto attribuito a G. L. Cardone del XVIII secolo. Posteriormente, nel 1780, a ridosso dell’altare maggiore, venne costruito un locale per la sagrestia ed un piano rialzato per l’alloggio dell’abate.
Questi, oltre che del culto, si prendeva anche cura degli ammalati morsicati da cani randagi e rabbiosi, ospitati in una specie di lazzaretto sistemato nello stesso alloggio. La Cappella era sotto la giurisdizione dei Padri del Convento dei Domenicani e, nella relazione Gaudiso del 1736, risulta possedere una rendita derivante da cento vacche e cento pecore.
L’origine del culto di S. Vito ad Avigliano non ha data certa, ma certamente è molto antico e lo si può far risalire ad alcuni secoli prima della costruzione dell’attuale Cappella che, come abbiamo detto, è stata edificata sulle rovine dell’antica primitiva chiesetta. La devozione a questo Santo è stata sempre molto sentita dagli aviglianesi tanto da sceglierlo come loro protettore fin dal XVIII secolo, ottenendo, il 14 maggio 1748, un decreto a firma del Card. Tamburrini che esaudiva la loro scelta. Nel 1811, patrona di Avigliano divenne la Madonna del Carmine mentre S. Vito rimase compatrono della parrocchia e della Chiesa Madre. Ai fini civili S. Vito è patrono dell’intero territorio del Comune di Avigliano dal 1895.

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